Rote Erde

Imponente, si staglia la sagoma del Westfalenstadion, oggi Signal Iduna Park. L'arena del Borussia Dortmund; uno degli impianti più belli d'Europa. Ai suoi piedi, quel che resta delle gradinate e di un campo, su cui per alcuni decenni hanno giocato gli Schwarzgelben.


E' lo Stadion Rote Erde, costruito intorno alla metà degli anni Venti del secolo scorso. Quando ancora il Borussia non era uno dei club più prestigiosi d'Europa. E nemmeno della Germania. 

Ecco una bella cartolina. Una foto scattata, molto tempo fa, da angolazione simile.

























Tralasciamo l'epoca di Hitler. Negli anni '50 la passione per il football trovava il suo apice quando al Rote Erde venivano ospitati i rivali dello Schalke 04, nel cosiddetto 'derby della Ruhr'. Qui sotto, un'immagine scattata durante il match valido per la West-Oberliga, stagione 1956-57.























Magnifico quel padiglione!

Il decennio che va dal 1957 al 1966 fu per il Borussia di grandi successi, domestici e continentali. Nel 1966, a chiusura del ciclo, la bacheca del club fece posto al primo trofeo continentale: la Coppa delle coppe, conquistata al termine di una corsa che ebbe, come ultimi ostacoli, due compagini inglesi. Cresceva la passione, con quei successi. E il Rote Erde era sempre più stretto.



























Nel 1971, fu presa la decisione. Andava costruita un'arena nuova, più grande. Accanto al Rote Erde, lo spazio non mancava, come testimonia questa immagine scattata d'inverno, quando in Germania il pallone si ferma. In tre anni, sorse il Westfalenstadion. Ma per il Borussia arrivarono stagioni grigie; arrivarono anche un paio di retrocessioni nella Zweite Bundesliga.

Poi la rinascita. E nuovi fasti. E i mondiali del 2006. Anche il Westfalenstadion ha conosciuto un bel restyling. Ma il vecchio campo c'è ancora, è usato dalla seconda squadra del Borussia.
E anche quando si allena la prima squadra, non è mai completamente deserto.