Colombes

Periferia occidentale di Parigi. Lì c'era un ippodromo, poi la Società ippica e il quotidiano parigino Le Matin si misero in affari e i cavalli vennero mandati a galoppare altrove, mentre a Colombes iniziarono a organizzare corse e partite - partite con palloni ovali e rotondi. 






Rivale storico del Parco dei principi, lo stadio di Colombes (variamente ridenominato dalle origini sino al 1928, quando fu intitolato definitivamente a Yves du Manoir, giocatore di rugby perito in un tragico incidente aereo) ha ospitato decine e decine di matches della nazionale francese fino al 1975. 

Nel 1924 Colombes fu lo stadio dei Giochi Olimpici. Naturalmente, vi furono lavori di ampliamento e ammodernamento.


Qui, a Colombes, l'Europa scoprì il calcio del Sudamerica. L'Uruguay vinse la medaglia d'oro, estendendo infinitamente nelle menti degli appassionati la geografia del football
Ecco una foto scattata durante la cerimonia di inaugurazione dei giochi





A Colombes, in una grande cornice di folla, si giocò la finale della Coppa del mondo nel 1938. Ecco una splendida immagine di quella giornata. Splendido non era il 'clima' in Europa, ma fu certo una giornata speciale per il calcio italiano.


Dal 1920 qui disputava le partite interne il Racing club de France, destinato a una storia frammentaria e in fin dei conti inconcludente, ma che visse un periodo di successi nella seconda metà degli anni '30. Colombes fu, inoltre, stabilmente sede delle finali della Coppa di Francia fino al 1971. Qui sotto, l'ingresso delle squadre (Red Star e Sète) prima di quella giocata il 17 maggio 1942.







E qui sotto, invece, una panoramica fissata il 20 giugno 1971, durante l'ultima delle quaranta finali disputata all'Yves-du-Manoir. In campo, quel giorno, c'erano lo Stade Rennais e l'Olympique Lyon.



La posizione periferica e la ricostruzione del Parc des Princes (conclusa nel 1972) sancirono la progressiva e irreversibile decadenza di Colombes. 
Possiamo scegliere come (simbolica) data finale della sua storia più importante il 26 aprile 1975. Quel giorno si incontrarono Francia e Portogallo, e i lusitani vinsero per due reti a zero. Da allora, altre dieci sfide opposero le due nazionali; e dieci volte prevalsero i Bleus. Forse il vecchio stadio olimpico non portava fortuna. Certo è che proprio quando si spostò stabilmente al Parco (e più tardi a Saint-Denis) la nazionale di Francia entrò a far parte dell'élite calcistica internazionale, cui non era mai appartenuta.

Chissà.
Perlomeno, lo stadio di Colombes non è stato demolito. Ridimensionato, certo. Ma è sopravvissuto, destinato a competizioni amatoriali di calcio e professionali di rugby, che è pur sempre sport molto amato dai nostri cugini d'Oltralpe.